TEMPI VIRTUALIdi Sergio Gallitto
“Ciao! Ti ricordi di me? Siamo stati compagni di scuola…”.
Chi non ha ricevuto, tramite un social network, un messaggio simile? Il protagonista di questo romanzo, Giorgio, non fa certo eccezione: chi gli scrive è Letizia, una vecchia compagna di classe, al liceo. Letizia però non è stata per Giorgio una semplice compagna, è stata la ragazza della quale si era innamorato, di un amore ideale che solo gli adolescenti forse sono capaci di esprimere. Il problema consisteva nel fatto che Giorgio, quest’amore, non riusciva a manifestarlo, frenato dal fatto che Letizia aveva già un ragazzo: anzi un fidanzato, più grande, più maturo e più serio, destinato a una rapida carriera. Letizia si sentiva protetta e sicura con il fidanzato: allora perché passava intere ore al telefono con Giorgio e accettava di uscire con lui? Perché gli mostrava un’attenzione che a Giorgio sembrava andasse oltre la semplice amicizia?
Sono passati quasi quarant’anni da quell’incontro tra i banchi scolastici, ed ecco che arriva il fatidico messaggio, uno come tanti, che la tecnologia moderna permette di trasmettere mettendo in contatto, virtualmente, persone prima distanti. Il più delle volte questi messaggi sono licenziati con un’alzata di spalle o un commento sfottente o ironico. Non si riflette però sufficientemente sul fatto che dietro ogni contatto c’è una storia specifica e unica, sussiste una persona con le sue gioie, le loro sofferenze, le speranze e le disillusioni.
L’occasione consente a Giorgio di rivivere brani del passato che s’intrecciano con il presente, in un viaggio “virtuale” negli affetti e nei sentimenti che gli permetterà anche di capire molte cose, di continuare a non capirne altre e, infine, di chiudere definitivamente i conti con un fantasma del passato